«Veniamo sempre considerati come "non comunicanti" se non parliamo la lingua standard, ma le altre persone non vengono considerate come "non comunicative" se trascurano le nostre lingue al punto di negarne l'esistenza» (A. Baggs): è da questo presupposto che nasce Grammatica Visionaria, un progetto basato sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), formidabile strumento per la comunicazione di ragazzi e ragazze che hanno difficoltà di accesso al codice verbale e alla letto-scrittura.
La proposta - realizzata in collaborazione con ARASAAC, l'ente spagnolo che ha realizzato un "alfabeto visivo" di più di 11.000 simboli e con la sua traduttrice italiana Maria Grazia Fiore - è articolata in due volumi:
• un volume di 160 pagine per studenti e studentesse, dedicato agli argomenti principali della morfologia italiana, con inserti di sintassi. Ciascun argomento è presentato su tre livelli diversi per rispondere a gradi diversi di difficoltà dei ragazzi e delle ragazze: da chi non ha alcun accesso alla letto-scrittura a chi ce l'ha, benché limitato.
• un volume di 160 pagine per i e le docenti con i minimali del libro-studente corredati di tutte le spiegazioni per usarlo al meglio e per svolgere con il ragzzo e la ragazza altre attività collegate.