In sintesi
Molière mette in scena la mania di tesaurizzare, spinta fino all’eccesso, ai limiti dell’ossessione. Arpagone, nella sua avidità sconfinata, finisce per perdere di vista persino i suoi sentimenti paterni. In una commedia in prosa che sconcertò il pubblico dell’epoca, Molière dà vita ad un personaggio che diverrà modello, archetipo di un intero filone letterario. A cura di P. Oppici
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